Filippo De Pisis

Filippo De Pisis (1896 – 1956) Pseudonimo di Luigi Filippo Tibertelli, nasce a Ferrara nel 1896. Talento creativo e versatile, dimostra fin da giovane un temperamento intellettuale e inclinazioni letterarie, nonostante sin da giovanissimo avesse cominciato a prendere lezioni private di pittura. Si iscrive quindi alla Facoltà di Lettere all'università di Bologna iniziando nel frattempo a inserirsi nel dibattito culturale della sua città pubblicando i Canti della Croara nel 1916, lo stesso anno in cui incontra De Chirico, Savinio e Carrà, militari a Ferrara: un sodalizio che avrà influenze decisive nella sua formazione pittorica. Fin dai primi scritti, insieme alla sorella maggiore Ernesta (anche lei brillante intellettuale) recupera, dall'avo Filippo Tibertelli De Pisis, la parte decaduta del cognome firmandosi "Filippo de Pisis". L'incontro definitivo con la pittura avviene nel 1923 durante il periodo che trascorre ad Assisi, e vi si dedica sempre più assiduamente durante gli anni romani fino al 1926 anno in cui decide di trasferirsi a Parigi dove rimane fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale nel 1939. Durante gli anni parigini la sua pittura si affranca e acquista, attraverso una spazialità dalle derivazioni metafisiche, il lirismo narrativo che si ritrova anche negli scritti, fatto di impressioni visive appuntate quasi in modo stenografico. A Parigi de Pisis è affascinato dai dipinti degli Impressionisti e dai Fauves che assimila e poi rielabora ottenendo così delle composizioni estremamente personali, animate da una vena di malinconica poesia. Di ritorno dalla Francia si trasferisce a Milano in via Rugabella fino al 1943 quando il suo studio viene distrutto dai bombardamenti. Lo stesso anno si stabilisce a Venezia dove resta fino al 1948 quando si presentano i primi sintomi della malattia che lo porterà negli anni successivi a ripetuti periodi in cliniche. Gli ultimi quadri sono lo specchio della sua sofferenza: materia rarefatta o colori cupi esprimono un profondo mal de vivre.

Opere di Filippo De Pisis