Daniel Spoerri

Nasce nel 1930 a Galati in Romania. Trasferito in Svizzera all’età di dodici, si è affermato alla fine degli anni Cinquanta in Francia, approdando all'arte attraverso esperienze giovanili di danza, teatro e poesia. Dopo aver ideato la prima produzione seriale d’arte moltiplicata, ha riprodotto incessantemente l’incontro fortuito con l’oggetto, incentrando gran parte del proprio lavoro su combinazioni del caso ed evocazione di aneddoti. Attraverso la definizione di Eat Art, ha sviluppato un interesse viscerale per il cibo e la cucina, legati principalmente all’istinto di sopravvivenza. Nel 1960 è stato tra i co-fondatori del Nouveau Réalisme e dal 1963 in poi ha trasformato gallerie e spazi museali in ristoranti, partecipato al movimento Fluxus, organizzato banchetti e composto testi gastronomici, aperto e gestito un Ristorante Spoerri e una galleria Eat Art a Düsseldorf. Dalla fine degli anni Sessanta ha perlustrato l’arcano rapporto con gli oggetti, rifacendosi ad una dimensione primitiva, tribale, o riferendosi a ritualità magiche e culti del mistero, accettando finalmente il ruolo di creatore negato fino ad allora a favore di “situazioni prodotte accidentalmente” fissate direttamente nei “quadri-trappola”. Ha scandagliato senza censure il tema/tabù della morte e si è confrontato col limite della conoscenza umana, affascinato dall’anatomia e dalla chirurgia, sedotto dalla fisiognomica e dalla genetica, nel tentativo di comprendere il segreto della vita. Ha inoltre commentato il nostro destino di esseri fragili, vulnerabili, generati secondo criteri puramente opportunistici e modificati nel corso di una rigida evoluzione selettiva. 

Opere di Daniel Spoerri