Enrico Castellani

Enrico Castellani nasce a Castelmassa il 4 agosto 1930.   Studia arte, scultura e architettura in Belgio fino al 1956, anno in cui si laurea alla École Nationale Superieure. L’anno successivo torna in Italia, stabilendosi a Milano dove diviene esponenteattivo della nuova scena artistica.   Dopo prime esperienze di carattere informale ispirate all’action painting americana, riconoscendo questo tipo di arte come maturo per un superamento, elabora con la collaborazione della rivista Azimuth da lui fondata insieme a Manzoni, un nuovo inizio, che propone l’azzeramento totale dell’esperienza artistica precedente, basato su un nuovo patto con il progresso sociale .   Tale azzeramento viene realizzato da Manzoni, Castellani e Bonalumi con l’utilizzo di tele monocrome ( spesso totalmente bianche) estroflesse con varie tecniche in modo da potere creare effetti di luci ed ombre cangianti con l’inclinazione della sorgente luminosa. Si trattò di un’esperienza del tutto originale e considerata di fondamentale importanza nella storia dell’arte astratta del novecento, non solo per riguarda la scena italiana, ma soprattutto quella internazionale, la cui eco influenzò ed ispirò Donald Judd che in un articolo del 1966 definì  Castellani padre del minimalismo.   E’ nel 1959 che Castellani realizza la sua prima superficie a rilievo, dando vita ad una poetica che sarà la sua cifra stilistica costante e rigorosa e definendo ciò che la critica ha chiamato “ripetizione differente”, considerata da molti critici di estrema purezza , dove la ripetizione accuratamente scelta dei pieni e dei vuoti data dalle ritmiche estroflessioni della tela costituisce un percorso sempre nuovo, anche se coerente ed intenso.   Da allora il suo procedere continua a svilupparsi nell’ambito dell’estroflessione, ma nella sua compatta e coerente produzione troviamo alcune opere che discostano nettamente dalle superfici a rilievo, rivelando molto su temi cari a Castellani quali il tempo, il ritmo e lo spazio.   Anche nelle rare opere su carta Castellani è riuscito a realizzare il suo personalissimo stile di estroflessioni ritmiche.   Dal suo esordio ad oggi si susseguono una serie di importanti esposizioni in spazi pubblici e privati.   1964 Partecipa alla Biennale di Venezia, nel 1966 (con  una sala personale) e ancora nel 1984 e 2003.   1965 Partecipa alla collettiva “The Resonsive Eye” al MoMA di New York ella VIII Biennale di San Paolo in Brasile.   1970 Prende parte alla collettiva “Vitalità dl negativo nell’arte italiana” al palazzo delle Esposizioni a Roma.   1967 Realizza “Ambiente bianco” per la mostra “Lo spazio dell’immagine” a Palazzo Trinci, Foligno.   1968  Viene presentato “Il muro del tempo” in occasione di “Il teatro delle mostre” alla galleria “La Tartaruga”   1981 Partecipa a “Identité Italien, l’art en Italie dépuis de 1959” al Centre Pompidou di Parigi.   1983 E’ a Palazzo reale di Milano per la mostra “Arte Programmata e Cinetica 1953-1963”    Tra le mostre più recenti ricordiamo le personali nella Galleria Lia Rumma di Milano  nel 1999 e quelle nella Galleria Fumagalli di Bergamo nel 1997.   Nel 2001 è invitato alle collettive "Materia/Niente", curata da Luca Massimo Barbero, alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia e a "Belvedere italiano- Linee di tendenza nell'arte contemporanea 1945/2001", curata da Achille Bonito Oliva, al Centre for Contemporary Art di Varsavia.   Un'importante mostra antologica curata da Germano Celant è stata allestita alla Fondazione Prada  di Milano nel 2001 e a Kettle's Yard a Cambridge nel 2002, anno in cui presenta il suo lavoro anche nella Galleria di Franca Mancini a Pesaro e in quella di Greta Meert a Bruxelles.   Nel 2004 espone a Parigi nella Galerie di Meo e nel 2005 al Museo Pushkin delle Belle Arti, a Mosca, viene allestita una sua mostra curata da Bruno Corà. Nel 2006 espone alla Galleria Lia Rumma a Napoli e all’Auditorium a Roma. Nel 2009 una serie di lavori recenti accostati ad un grosso nucleo di opere storiche sono proposte da Haunch of Venison a New York  in una mostra curata da Adachiara Zevi mentre nella sede di Londra della stessa galleria le opere di Castellani vengono esposte in dialogo con quelle di Dan Flavin,Donal Judd e Gunter Uecker.    Il 13 ottobre 2010 Enrico Castellani riceve dal Principe Hitachi, Patrono Onorario della Japan Art Association, il Premium Imperiale per la pittura, il più alto riconoscimento artistico a livello internazionale.   Le opere di Castellani, nel mercato dell'arte, sono fra le più ricercate e costose fra quelle del novecento italiano, con quotazioni che hanno raggiunto il milione di dollari e sono regolarmente scambiate nelle aste più prestigiose quali le famose "Italian Sales" di Londra.  

Opere di Enrico Castellani

  • venduta
    multiplo a rilievo su carta
    46x53cm
    1959
    Il coefficiente di rivalutazione è un indice mutuato da Artprice che si riferisce alla percentuale di aumento dei prezzi medi di un artista calcolato negli ultimi 15 anni.
    Rivalutazione dell'artista: +530%