Vania Elettra Tam

Nasce a Como nel 1968. Vive e lavora a Milano.    L'ironia e la seduzione delle sue sceneggiature si sovrappongono ad una velata critica sociale ma dallo sguardo sempre lieve, divertito e surreale. I rifugi casalinghi, la delicatezza e l'instabilità dei suoi microcosmi quotidiani ci mostrano autoritratti dell'artista mentre indaga le abitudini ossessive del mondo femminile contemporaneo. Lo spettatore è invitato a giocare con forme ed ombre, con la consapevolezza che niente è come sembra. Dopo gli studi alla NABA (Nova Accademia di Belle Arti) e alla Scuola di Grafica Pubblicitaria del Castello Sforzesco di Milano, Vania Elettra Tam ha lavorato come designer nel settore del tessile in alcune prestigiose ditte comasche per poco più di un decennio. Ma la sua passione primaria, la pittura, l’ha spinta un giorno ad abbandonare quella posizione stabile e sicura per gettarsi a capofitto nell’avventuroso ed incerto mondo dell’arte. La sua scelta coraggiosa viene presto premiata dall’Assessorato alla Cultura della sua città, Como, che nel 2005 le organizza nelle sale del Chiostrino di Sant’Eufemia la sua prima mostra personale. Numerose sono state le mostre realizzate in seguito, sia in Gallerie d’Arte private che in luoghi istituzionali tra le quali, solo per citarne alcune, vi è la partecipazione nel 2011 alla 54° Biennale di Venezia - Padiglione Italia diffuso, a cura di Vittorio Sgarbi, tenutosi a Palazzo Te di Mantova. Sempre nel 2011 viene invitata dal critico Edoardo di Mauro a partecipare alla selezionatissima collettiva "Un’altra storia. Arte italiana dagli anni Ottanta agli anni Zero" allestita nella chiesa sconsacrata di San Carpoforo a Milano. L’anno successivo (2012) le sue opere volano oltre oceano raggiungendo Cuba alla mostra "Perturbaciones" curata da Silvia Fabbri al Museo Nacinal de Bellas Artes a L'Habana. Nel 2013 il Critico Ferdinando Creta la invita a partecipare ad "Iside Contemporanea" al Museo Arcos a Benevento, mostra in cui viene proposta una visione femminile della migliore arte contemporanea italiana. Nel 2014 espone a Casa Ludovico Ariosto di Ferrara ospite dell’ultima tappa della mostra itinerante “Aliens. Le forme alienanti del contemporaneo” ideata dalla rivista d’arte contemporanea Frattura Scomposta, in cui vengono esposte le opere degli artisti considerati dal magazine fra i più interessanti. Nel 2016 la storica dell’arte Franca Marri cura la sua personale “Kanon Regole Ferree” al Woland di Portopiccolo a Trieste, mostra presentata dal critico di fama internazionale Edward Lucie-Smith (noto per aver lavorato a fianco di Francis Bacon). Nel 2016 è l'ospite internazionale d'onore alla 56° edizione dell'INTERNATIONAL CHILDREN’S FESTIVAL in Croazia in cui viene allestita la sua mostra personale "OKO 10" (circa 10) al Šibenik City Museum. Nel 2017 il Comune di Mantova dedica a Vania Elettra Tam la sua prima retrospettiva, presentando a Palazzo della Ragione un centinaio di sue opere realizzate nell’arco di un decennio di lavoro. La mostra a cura di Carlo Micheli porta il titolo di «conTAMinAzione».  L’edizione del 2017 di Nuvola Creativa Festival delle Arti, le riserva un’intera sala espositiva del MACRO Testaccio di Roma. Lo sesso accade a Castel dell’Ovo di Napoli all’interno della artperformingfestival ’17. Le sue opere appartengono ad importanti collezioni come quelle del Museo Parisi Valle di Maccagno (VA), del Museo di Palazzo Te a Mantova e della Direzione nazionale Cgil di Roma. La sua arte è stata esposta anche a Miami, San Diego, Praga, Londra e Lugano. I sui dipinti sono stati pubblicati su numerosi libri d’arte, letteratura e narrativa. Esempi recenti: “Il grande racconto di Ulisse” di Pietro Boitani e "Il grande racconto dei miti classici" di Maurizio Bettini editi da Il Mulino. Oltre alle persone già citate, del suo lavoro hanno scritto anche Ivan Quaroni, Igor Zanti, Alessandra Redaelli, Vincenzo Giulio Farachi, Claudio Rizzi, Carlo Ghielmetti, Sergio Gaddi…  

Opere di Vania Elettra Tam