Claudio Turbitosi

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Nato a Roma 53 anni fà, Claudio Turbitosi ha conseguito nel 1982 l'attestato di qualifica professionale d’orafo presso l"Istituto di Formazione Professionale Regione Lazio" di Roma. Dal 1995 al 2008 ha ricoperto il ruolo di fotografo presso gli "Studi Cinematografici di Cinecittà" di Roma nel settore reportage di cronaca, eventi e conventions ed anche come direttore della fotografia nel premiato cortometraggio "Un Collier per Angelica", per la regia di Davide Iannuzzi. Attualmente vive e lavora a Mentana (RM). Artista dai molteplici percorsi espressivi anche come musicista e compositore, sin da giovanissimo coniuga queste passioni per approdare ad un linguaggio pittorico e fotografico pregno di evocative sfumature. Non abbandonando del tutto le committenze del figurativo l’artista inizia a solcare i sentieri di una dolorosa e impattante introspezione che prende vita in una personalissima arte filtrata da visioni filiformi e da un puntuale e geometrico astrattivismo in costante bilico tra conflitto nevrotico e crisi di coscienza, tra aperta denuncia e lucida riflessione. Claudio Turbitosi analizza il tema della mattanza e la tonnara realizzando una serie di lavori pittorici in tecnica mista includendo anche applicazioni esterne di oggetti sulla tela: emblematico il referto medico radiografico, che assume il senso diacronico di un puro e inequivocabile relativismo lasciando all’osservatore la libertà di guardarsi dentro per capire a quale dei significati appartiene il suo modus vivendi. Oppure, la scatola di tonno incollata e circoscritta da un cerchio bianco per simboleggiare lo sciabordio in acqua dei tonni ormai prigionieri nella camera della morte. L'artista approfondisce ulteriormente il tema "mattanza" utilizzando anche la macchina fotografica, realizzando una serie di opere "dipinte con la luce" - come lui stesso ama definirle - ovvero; fotografie di forme bizzarre di luce bianca, ottenute e manipolate esclusivamente in fase di ripresa con una tecnica elaborata dall'artista e senza l'utilizzo di software di fotoritocco in post-produzione, trasferendo infine le immagini fotografiche prodotte, su supporto metallico; dibond pettinato. Con queste opere pittoriche e fotografiche, l'artista rielabora il concept che prende vita in forma di pura metafora, esaltata in un acuto e minimalista simbolismo. Mattanza e tonnara aprono il dibattito sul tema della follia, di mattanze umane ben più eclatanti e dolorose, eppure fruibili con leggerezza nel significato dei sinonimi dei simboli, siano essi reticolati o filo spinati indissolubilmente uniti da forti legami di riconoscibilità storica.

Opere di Claudio Turbitosi

  • tecnica mista su tela
    50x50cm
    2008
  • Fotografia su dibond pettinato
    60x60cm
    2012
  • Mostre di Claudio Turbitosi

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  • Testi Critici su Claudio Turbitosi

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