Mirta Vignatti

Mirta Vignatti nasce a Rosario di Santa Fe il 20 settembre del 1967. Nel 1986, dopo solo tre anni dal ritorno alla democrazia e alla libertà di pensiero in Argentina, inizia il suo percorso di formazione artistica presso l'Università di Belle Arti e partecipa regolarmente a mostre collettive e personali. Il nuovo clima culturale di una Rosario che si apriva al mondo le permette di partecipare al Progetto Trama, interscambio artistico culturale con l'Università di Amsterdam. Nel 2001 decide di stabilirsi in Italia, esattamente 100 anni dopo che i suoi bisnonni veneti decisero di emigrare in Argentina. Attualmente vive e lavora in una piccola città della Toscana. Negli ultimi due anni ha intensificato viaggi che le hanno permesso di conoscere le difficoltà e le potenzialità degli artisti e degli spazi culturali che operano nel circuito dell'arte italiana. Per sette anni ha partecipato attivamente nel ricco calendario delle Fiere d'Arte Contemporanea in Italia (Reggio Emilia, Padova, Genova, Forte dei Marmi) e all'estero (Miami, Salisburgo). Ha potuto contare su nuove idee ed energie dopo la partecipazione a collettive di respiro internazionale in diverse città italiane e mostre personali in Germania. Nel 2014 partecipa ad un workshop presso l'Orto Botanico di Palermo mirato allo sviluppo di progetti artistici site-specific. Questa esperienza ha arricchito il suo percorso pittorico con riflessioni sull'effimero e sull'uso di materiali diversi come la carta e le resine per installazioni in contesti naturali o architettonici, anche in stato di degrado e abbandono. Il lavoro su carta, peraltro, è sempre stato presente nella sua produzione artistica, dato che la base di quasi tutti i suoi lavori di piccole dimensioni hanno come punto di partenza la carta povera da pacchi riportata su tela. E l'uso della carta nel suo operare, paradossalmente, ritorna sia nel suo periodo argentino che in quello italiano: in entrambe le città dove ha vissuto sono infatti presenti fiumi e cartiere che hanno influenzato il suo immaginario e il suo paesaggio interiore.