Intervista con l’artista emergente Alban Met-hasani

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Oggi, vogliamo scambiare quattro chiacchiere con Alban Met-hasani, artista originario dell’Albania che ha deciso di spostare la sua vita e la sua arte in Italia, a Milano.

Cosa ti ha spinto a scegliere l’Italia come meta per gli studi e in modo particolare l’ Accademia di Brera?

L’Italia è sempre stata vista dall’Albania come la terra dei sogni. Il mio paese sottomesso per 50 anni dal regime comunista, senza alcun contatto con il resto del mondo ha vissuto l’isolamento più tragico che una popolazione possa busire: l’isolamente individuale causato della proibizione della libertà di espressione.

L’unica forma di espressione artistica nelle arti visive era ciò che veniva chiamato realismo socialista. Quest’unica forma d’arte doveva avere un unico intento, quello di rappresentare tramite le opere una vita sociale che diffondeva e lodava il sistema socialista e comunista. Non si poteva avere il lusso di uscire fuori da questa tematica. La voglia di vedere fuori dalle mura, veniva assecondata di nascosto, sentendo adagio quelle pochissime volte che si poteva la radio italiana, per timore di essere scoperti.

Con la caduta del sistema comunista agli inizi degli anni 90, il sogno di poter toccare il miraggio oltre l’adriatico (titolo anche di una mia opera) diventava realtà.

Fin da piccolo mi è sempre piaciuto scarabocchiare, forse anche perché cresciuto circondato dalle opere di mio zio, scultore, che come molti partì all’inizio degli anni 90 verso l’Italia.

Ricordo ancora oggi che quando tornava in patria a trovarci, lo accoglievo con più disegni possibili, per dimostrargli che stavo lavorando e che un giorno sarei stato all’altezza dell’arte italiana e dell’Italia.

Vivendo in un piccolo paese Rrogozhinë, mi iscrissi al liceo artistico “26 Marsi” della città più vicina Kavajë. In questi anni in Albania il mito dell’Italia resisteva ancora, addirittura aumentava con l’opportunità di iscriversi nelle università Italiane. Finito il liceo decisi di proseguire gli studi artistici e colsi l’occasione per incoronare il mio sogno.

Non solo potevo proseguire gli studi artistici ma potevo addirittura seguirli in Italia, avendo l’opportunità di vedere e respirare dal vivo le opere dei più grandi maestri Italiani. Il motivo che mi ha portato a Brera è stato determinato dal “caso”. Sottolineo il “caso” come fattore determinante poiché è quello che spesso accompagna la vita e anche la creatività artistica.

Per potersi iscrivere ad una università Italiana, bisognava attendere che ci fossero dei posti liberi per studenti stranieri e avere l’ospitalità di una persona già residente nella città dell’università interessata. Io ho trovato questo binomio: Milano e Brera.

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Oltre ad essere stato studente dell’Accademia sei diventato assistente alla docenza. Cosa ti ha lasciato questa esperienza?

Provenendo da un liceo artistico nel quale la metodologia di insegnamento era strettamente legata alla tecnica, come tutti i licei artistici in Albania, il primo anno in accademia ho cercato di seguire i corsi con un programma legato allo studio della figura e della tecnica.

Uno tra questi era il corso di Teoria e Tecnica dell’Affresco il quale mi affascinava perché si studiava la tecnica del buon fresco utilizzata da Michelangelo. Dopo averlo seguito, l’anno successivo ho svolto il ruolo di assistente di laboratorio, durato poi quattro anni.

Terminata questa esperienza mi è stato proposto per un anno il ruolo di assistente di laboratorio al corso di Disegno. Queste due esperienze mi hanno aiutato ad osservare la lettura di un’opera e ad interrogarmi su come potrebbe migliorare un lavoro artistico, sia tecnicamente che concettualmente, suggerendo anche ai miei studenti spunti da poter seguire.

Chi sei veramente quando dipingi?

Quando dipingo non saprei chi sono in verità perché la concentrazione,durante la realizzazione di un’opera, non mi permette né di interrogarmi né di pensare a ciò che sto creando. Direi che quando realizzo un’opera potrei essere l’opera stessa.

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Quale, tra le tue opere, mette meglio a fuoco la tua personalità?

Penso che non esista un’unica opera che rappresenti la mia personalità ma che esista un operato in continuo metamorfosi. L’insieme di questi frammenti di puzzle e le tematiche che essi trattano, mostrano il DNA della personalità.

Alban Met-hasani:

Alban Met-hasani è un artista originario dell’Albania, nato a Rrogozhinë il 24 ottobre del  1984. Dopo aver frequentato il liceo artistico “26 Marsi”, Kavajë, decide di proseguire gli studi artistici iscrivendosi in Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 2003, dove si laurea in Pittura nel 2008 — Continua a leggere >>>>

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