Amedeo Arpa

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Amedeo Arpa nasce l’08/10/1931 a Treviso (TV). Dopo gli studi classici si trasferisce a Milano per concludere gli studi in disegno e architettura e poi a Como dove inizia con il fratello e la moglie l’attività di imprenditore edile. La passione per l’arte si manifesta fin dall’infanzia, periodo nel quale il giovane Arpa sviluppa  un fervido interesse per il disegno e le prime forme plastico scultoree. Gli anni 60 sono il periodo della piena formazione artistica/culturale; allievo di scultori e maestri del calibro di Arp, Brancusi e Viani, l’Artista perfeziona la sua tecnica scultorea basata  in principio sull’utilizzo di scalpello e martello e poi della fiamma ossidrica. Si originano cosi’ le prime sculture in pietra anticipatorie dell’inconfodibile stile di Arpa venuto a completa maturazione nei primi anni 70, anni nei quali l’artista interromperà l’attività di imprenditore edile per dedicarsi interamente alla attività artistica. Abbandonata dal 1974 la manipolazione della pietra per l’utilizzo delll’acciaio INOX, Arpa perfeziona la sua tecnica scultorea con i piu’ importanti maestri artigiani, fabbri e esperti di acciaio inossidabile della realtà lavorativa/artistica  lombarda tra i quali il grande maestro artigiano Dino Limbiati (Milano 1927 – Como 1999) . La fiamma ossidrica diventerà il suo strurmento per eccellenza, unico in grado  di tagliare,  formare e saldare la materia dopo che la stessa  è stata martellata e sagomata a seconda del disegno voluto e  impresso sulla originaria lastra di acciaio. Lo stile di Arpa, con le sue splendide forme in acciaio splendente, considerate “….motivi scultorei rispecchianti leggi armoniche e ritmiche tipiche dei motivi musicali” ossia “calligrafie plastico musicali” – (Giorgio Segato1974), troverà tuttavia piena affermazione alla fine degli anni 70. Numerosi i premi e i riconoscimenti ottenuti tra i quali si menzionano il 1° premio per la Scultura Gran Trofeo ’76 , la vittoria del concorso “Avanguardia 2”, la medaglia d’ORO al “V° Trofeo “Ass.amici di Legnano”, il 1° premio “Il centauro d’oro” per la scultura” di Salsomaggiore, il 1° premio “Italia per la scultura” alla 1°Mostra Nazionale del Bronzetto e della Scultura di Genova e il 1° premio per la scultura - Concorso“Primavera Lombarda77 di Milano. Gli anni 80 sono gli anni del consolidamento dell’opera di Arpa. Cultore e studioso di Kandisky, Klimt e Klee, l’artista inizia anche a dedicarsi alla realizzazione di quadri astratti che affiancherà alle esposizioni delle sculture nelle  numerose mostre d’arte moderna personali svolte in Italia e in numerose nazioni europee (Germania, Svizzera, Francia, Danimarca, Spagna, Lussemburgo, Stati Uniti) e extraeuropee (Iran,Iraq). E’in questo periodo che si realizza la maggior attenzione della critica. Scrivono sul suo operato critici d’arte moderna del calibro di G.Ambrosini, E.Bennati, L.Boarini, M.Fagnani, M.Gorini, G.Liausi, I.Madi, E.Mastrolonardo, A.Minarchi, G.Nasillo, M.Portalupi, M.Radice, S.Weiler, L.Cavadini, G.Segato. Sarà giusto l’incontro con Enotrio Mastroleonardo e Giorgio Segato che consacrerà definitivamente l’operato di Arpa. Per la critica d’arte dominante e il panorama internazionale artistico le sculture di Arpa sono da considerarsi quale vero e proprio punto d’incontro tra il respiro dell’arte secessionista e liberty e il dinamismo costruttivo del futurismo di Balla. Già alla fine degli anni 80 Arpa è considerato uno fra gli scultori d’arte moderna in acciaio INOX tra i piu’ affermati d’europa, artista appartenente al grande filone della scultura contemporanea in grado di unire autori del calibro di Brancusi, Pevsner, Gabo, Mohol-Nagy, Calder e lo stesso Alberto Viani; il tutto  nel segno di una comune animazione armonica effettiva dello spazio. Nella  mostra personale tenuta sul canal grande a Venezia del 1989 Arpa riusci’ a vendere tutte le opere esposte, confermando il periodo di pieno successo di critica e di pubblico. Nel 1990 ad Arpa viene commissionata dal regime di Theeran una scultura/fontana di grandi dimensioni per l’Hothel Babil poi distrutta dai successivi bombardamenti di guerra. Nel 1992 avviene l’incontro con il mecenate italiano fondatore del museo Pagani Dott.Enzo Pagani. Attualmente nel museo d’arte moderna Pagani di Castellanza (Busto Arsizio – Va) vi sono esposte 5 sculture di grandi dimensioni. Nel 1993 Arpa diviene presidente dell’Associazione belle Arti di Como e nel 1994 participa alla biennale di Venezia con la scultura “Fantasia Musicale” . Dal 1998 al 2003 alcuni comuni italiani commissionano ad Arpa sculture per piazze o vie alla luce dell’eterna resistenza delle stesse. Dal 2005 Arpa incomincia ad allontanarsi dalla vita attiva del panorama artistico nazionale e internazionale in virtu’della perdita dell’amata moglie Marialba Arpa deceduta nel 2004. Da tale lutto l’artista non riusci’ piu’ a riprendersi. Come da lui stesso riferito nelle parole contenute nell’opuscolo del 2009 …. “ il filone artistico di ogni individuo non puo’ essere inesauribile….le mie opere sopravviveranno a me….cosi’ come l’arte sopravviverà all’ineluttabile scorrere della vita….” (Arpa Amedeo – Opuscolo 2009 Mostra personale - Milano). Nel 2012 si ammala di Parkinson e cionostante riuscirà ancora a creare opere e ad essere presente alla ultima sua mostra personale tenuta a Como nel 2014. Muore a Como compianto all’età di 85 anni il 27/02/2016.
contatto personale: www.arpaamedeo.weebly.com

Opere di Amedeo Arpa

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