Marco Francesco Sangregorio

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  Marco Francesco Sangregorio nasce a Melzo (MI) il 29 Agosto 1986.     Fin da bambino è soprannominato Sangre, da qui lo pseudonimo con cui autentica le sue opere.     Già dall’infanzia è appassionato d’arte ed incline all’apprendimento autodidatta. Questo lo porta a visitare città d’arte, frequentare mostre ed esposizioni, seguire documentari in televisione ed approfondire anche al di fuori del normale corso di studi a scuola.     Inizia la sua produzione artistica a Febbraio del 2010 anche per via della sua professione (stampatore) che lo tiene quotidianamente a contatto con i colori.   Avendo fino a quel punto una preparazione più teorica è facile per lui riconoscere negli scarti di sovrapproduzione industriale richiami all’astrattismo e/o all’action painting. Decide allora di conservare quegli scarti e di nobilitarli dando loro un titolo, datandoli ed incorniciandoli.   Ritiene ben presto, però, questo processo troppo casuale ed incontrollato. Inizia quindi a procurarsi colori, tele ed altri supporti. Lentamente la sua creatività si evolve verso la concezione e la realizzazione di opere a partire da zero.    In Sangre vi è un continuo impulso verso la sperimentazione di tecniche e di stili, da cui scaturiscono una grande produzione di opere e la decisione di seguire la sua vocazione artistica, di trasformare la sua passione in professione e di affrontare e snobbare critiche, scetticismo, ironia, diffidenza ed addirittura insulti.     Oggi ha prodotto più di centoventi opere e dopo una gavetta fatta di mostre personali o collettive a livello locale, a fine 2015 sono arrivati i primi apprezzamenti da critici di spessore ed i primi inviti ad esposizioni di rilievo nazionale ed internazionale tenutesi sia sul territorio italiano che all’estero.  
contatto personale: www.sangreart.com

Opere di Marco Francesco Sangregorio

Intervista video

  • Mostre di Marco Francesco Sangregorio

     
    CONCORSO PITTORICO “LA MELA DEL PECCATO”.
     
    Firenze, Spazio ARTinGENIO 78.
     
    27 Apr – 5 Mag 2018.
     
    Finalista.
     

     
    FESTIVAL DEL NUOVO RINASCIMENTO
     
    Trento, Palazzo delle Albere.
     
    8 Mar – 4 Apr 2018.
     
    Esposizione collettiva curata dal Maestro Davide Foschi.
     

     
    ARTOUR-O 2017 a MADEIRA.
     
    Funchal, sedi varie.
     
    10-13 Novembre 2017.
     
    Esposizione collettiva curata dall’Arch. Tiziana Leopizzi.
     

     
    PREMIO ACCADEMICO INTERNAZIONALE DI POESIA E ARTE CONTEMPORANEA “APOLLO DIONISIACO”.
     
    Castello della Castelluccia, Roma.
     
    14 Ottobre 2017.
     
    Finalista.
     

     
    INTERNATIONAL BIENNIAL OF CONTEMPORARY ART.
     
    Zhou Brothers Art Center Foundation, Chicago.
     
    21 Lug – 30 Ago 2017.
     
    Esposizione collettiva curata dal Dott. Guido Folco.
     

     
    BIENNALE MUSEO MIIT.
     
    Museo MIIT, Torino.
     
    21 Apr – 3 Mag 2017.
     
    Esposizione collettiva curata dal Dott. Guido Folco.
     

     
    “ART IS WHAT YOU CAN GET AWAY WITH”.
     
    Galleria Statuto 13, Milano.
     
    8-21 Marzo 2017.
     
    Esposizione personale curata dal Dott. Massimiliano Bisazza.
     

     
    TORINO CAPITALE EUROPEA DEL TURISMO 2017.
     
    Museo MIIT, Torino.
     
    25 Gen – 11 Feb 2017.
     
    Esposizione collettiva curata dal Dott. Guido Folco.
     

     
    ARTOUR-O 2016 a BARCELLONA.
     
    Barcellona, sedi varie.
     
    17-23 Ottobre 2016.
     
    Esposizione collettiva curata dall’Arch. Tiziana Leopizzi.
     
  • Testi Critici su Marco Francesco Sangregorio

    “ART is what you can get away with...”
    Sangre si affaccia sul panorama artistico milanese per la prima volta e con la sua mostra personale di opere su tela con interventi pittorici, collage e tecniche miste, sarà ospite di Galleria STATUTO13 nella prestigiosa Art District di Brera, a Milano, con un compendio di opere molto accattivanti.
    Lo spettatore è catturato dall'ironia, di cui le opere sono ammantate, ed è espressa con l'ausilio di differenti personaggi – tra cui l'autore stesso – del mondo della politica, dell'arte e non solo.
    La scelta del curatore tende a voler mutare quel passato cliché che intravedeva l'icona Pop ormai desueta o già troppo vissuta, tutto ciò avviene proprio grazie ad una moderna percezione, del tutto personale, che l'artista riesce a donare alle sue opere d'arte di chiara matrice dadaista.
    Il concetto sta nel decontestualizzare un oggetto e ricontestualizzarlo, ascrivendogli altri significati e significanti (chiara azione “ready made”, ndr.) , dando così alla vita quel nuovo oggetto che è l'opera d'arte; questo è il fil rouge di tutta l'esposizione meneghina. Immancabile nelle opere esposte il riferimento all'idea ludica dell'immagine anacronistica ed aniconica che proviene dal grande Maestro dada Marcel Duchamp: anche se è doveroso intendere che i contenuti ascritti dall'artista Sangre sono sempre autentici, sentiti e sinceri, spesso politicamente/simpaticamente scorretti ma in ogni caso sempre volti a far riflette il fruitore che osserva le sue opere d'arte.
    In tale ambito riconosciamo la sua scelta tecnica che nasce già dal 2010 di avvalersi anche degli scarti della sovrapproduzione industriale e dell’uso delle nuove tecnologie nel suo processo creativo.
    La società contemporanea schiaccia l'occhio ai Media, ai Social Networks, ma l'artista Sangre sceglie sempre una linea fedele a se stessa, comunicando i propri ideali, i pensieri personali e sempre veicolati dalla propria personalità autentica; senza per forza voler guardare a correnti artistiche in modo imitativo, anzi semmai lasciando affiorare un senso totalmente personalistico.
    Il titolo della mostra – citazione riferita ad una nota frase di Andy Warhol – vuole dunque farci anche riflettere sull'utilizzo che è possibile destinare ad un'opera d'arte, che in questo caso può avere anche un valore sociale nei suoi intenti; è qualcosa che si può portare con sé o meglio ancora “ dentro di sé”. E' come un “bagaglio” metaforico, ascrivibile alle emozioni, alla cultura, ai valori simbolici, talvolta volutamente pleonastici ma divertenti, altre volte tautologici e sintomatici di un pensiero libero.
    Le opere esposte in galleria STATUTO13, inserite nel capitolo “New Dada” dei recenti lavori artistici di Sangre, hanno una loro anima intellettuale e il desiderio di poter arrivare all'osservatore in modo diretto e spontaneo.
    Allora non ci stupisce vedere l'immagine di Marilyn Monroe con scritte parossistiche inneggianti al sospetto di un potenziale omicidio delegato dalla CIA (dove la critica ai massimi sistemi è evidente da parte dell'artista); oppure osservare una bandiera Union Jack britannica che riporta sulla tela parole come “Fun” e “Cool”; che in inglese significano “divertimento” e “mitico”...o “di moda” (secondo le accezioni dello slang); ma che se lette tutte d'un fiato ci ricordano un'unica parola italiana che ha ben altri significati...
    Il lavoro di Sangre, infine, vuole essere una critica al contemporaneo, una sorta di non accettazione dello status symbol, col quale l'artista poi sceglie di giocare, smitizzandone l'impatto critico con savoir faire e un pizzico di atteggiamento beffardo e con l'intento di parafrasare in modo del tutto personale il suo punto di vista sui fatti del mondo nel quale si trova (s)piacevolmente coinvolto.
    Testo critico a cura di Massimiliano Bisazza.